L’estate scoppia in tutto il suo calore e si cerca refrigerio in casa. Accendiamo il condizionatore, pronti a goderci il fresco, ma non funziona come speravamo: un disagio pari al riscaldamento rotto in inverno. Scopriamo allora quali sono i motivi che provocano questo fastidioso imprevisto e come intervenire.
Cosa fare se il condizionatore non fa freddo?
Il sole batte forte fuori dalla finestra, l’umidità si insinua nelle stanze di casa e quello che dovrebbe essere un ambiente accogliente diventa un luogo poco ospitale. La soluzione è nel condizionatore installato e pronto all’uso, ma qualcosa va storto: non produce aria fredda.
È un imprevisto che si materializza soprattutto quando viene acceso dopo la lunga pausa tra un’estate e l’altra e l’ambito comfort si tramuta in un sogno irrealizzabile.
Il malfunzionamento può dipendere da diversi motivi e conoscerli aiuta a capire come risolvere il problema.
- La mancanza del gas refrigerante è tra le cause principali: quando scende sotto il livello previsto dal modello in uso, per quanto sia acceso il condizionatore non emette aria fredda e dunque diventa necessario ricaricarlo.
- Ad incidere sulla scarsa performance potrebbe essere anche l’unità esterna, intasata da polvere e sporcizia accumulate nel tempo. L’unità esterna elimina il calore proveniente dall’ambiente interno. A causa degli accumuli, l’effetto è nullo e il condizionatore non raffredda.
- Allo stesso modo il contrattempo può capitare nell’unità interna, con una ridotta ventilazione. I filtri non sono puliti, specie per la polvere accumulata. La pulizia dei filtri è un’operazione da ripetere con puntualità per non incappare nuovamente in questa situazione.
- Anche la ventola può rimanere intasata, con una portata d’aria inferiore, o avere un guasto che impedisce il funzionamento corretto.
- Un’ultima causa può essere sotto i nostri occhi: le impostazioni sul telecomando sono sbagliate. Dal momento che il climatizzatore può essere utilizzato d’inverno per produrre aria calda, alla prima accensione estiva i settaggi possono essere rimasti gli stessi.
Il condizionatore, come la caldaia o un altro generatore di calore, richiede la dovuta attenzione da parte degli utenti ed è raccomandato contattare un tecnico specializzato non solo per intervenire in caso di guasti e contrattempi, ma anche per la regolare manutenzione.
È fondamentale affidarsi alle competenze di un professionista qualificato specialmente per la ricarica del gas. Deve essere in possesso della certificazione F-Gas che attesta l’idoneità a gestire i gas fluorurati. Con questo termine sono indicate le sostanze chimiche artificiali che impattano sull’ambiente e sull’effetto serra.
Cosa fare quando il condizionatore non parte?
Come indicato in precedenza, il basso livello di gas refrigerante è tra i motivi principali per la mancanza di aria fredda. Il gas è inodore e incolore: è quindi impossibile capire senza le dovute competenze quale sia il suo livello al momento dell’accensione.
Un indizio della mancanza di gas potrebbe essere la presenza di ghiaccio sulle tubazioni vicine all’unità esterna o nello split, l’unità interna da cui fuoriesce l’aria fredda. Il ghiaccio è provocato dalla bassa temperatura del refrigerante: l’impianto non riesce a rinfrescare gli ambienti perché il refrigerante non circola regolarmente.
Non è però solo una questione di gas. Ci sono altre ragioni per cui il condizionatore non opera come dovrebbe ed è per questo che la prima cosa da fare è richiedere l’intervento di un tecnico specializzato per un controllo completo che comprende:
- una valutazione delle tubazioni per individuare eventuali guasti;
- un check dello scambiatore, che raffredda liquidi e gas;
- scoprire fessure o crepe che compromettono il funzionamento del condizionatore e che renderebbero inutili la ricarica del gas se poi la perdita fosse destinata a continuare.
Un’ultima considerazione, che può apparire banale, ma non scontata. Il mancato avvio del climatizzatore, il fatto che non passi nella modalità desiderata (per esempio di deumidificatore) o la difficoltà nell’impostare la temperatura possono avere una unica origine: la batteria del telecomando è scarica.
Perché non funziona l’aria condizionata?
Proviamo allora a ricapitolare i motivi di un malfunzionamento del condizionatore.
- La mancanza di gas determina l’emissione di aria calda o tiepida dal condizionatore.
- Il gas refrigerante ha una durata medio-lunga, superiore ai dieci anni.
- In assenza di perdite, bisogna approfondire l’analisi e assicurarsi che la ventola non sia guasta.
- Se emette aria fresca in misura minore, per il condizionatore diventa difficile raffreddare l’ambiente interno e il generatore emette aria calda.
- Va considerato che, trovandosi nell’unità esterna, elementi esterni possono concorrere al suo cattivo funzionamento: dalla polvere raccolta nel tempo a qualche detrito che si è infilato nella struttura.
- Pulizia e revisione vanno condotte da un tecnico qualificato.
Quando il condizionatore va in blocco?
Il condizionatore può essere soggetto anche ad un blocco. A segnalarlo sono spesso una spia sul display del generatore o un segnale acustico.
Le cause comprendono:
- un sovraccarico elettrico che danneggia la scheda interna;
- i filtri sporchi dell’unità interna.
In quest’ultimo caso, a condizionatore spento, i filtri vanno rimossi dall’unità interna e puliti. Dopo aver eliminato residui e polvere, vanno sciacquati con cura e poi lasciati asciugare all’aria aperta.
Il sovraccarico deriva da un collegamento non corretto al sistema elettrico o da interruzioni all’energia di casa. Non si può rimediare da soli: bisogna contattare immediatamente un tecnico specializzato.