Quando il condizionatore è in funzione, l'acqua creata dalla condensa viene scaricata verso l'esterno attraverso un tubo apposito. Se non succede, allora è molto probabile che ci sia una dispersione a cui occorre porre rimedio. Scopriamo insieme come.
Perché non esce acqua dal climatizzatore?
La condensa che si forma mentre il climatizzatore è acceso è dovuta all’impatto dell'aria sul condensatore, la parte interna del generatore che consente di trasformare il gas refrigerante in aria fredda.
È un processo del tutto normale che si verifica anche quando è attivata la modalità deumidificatore. La condensa si trova in particolare all’interno dello split, l’unità interna che è installata sulle pareti di casa.
Non è un caso che nella stessa unità interna sia presente, sotto lo split, la vaschetta per la raccolta della condensa che viene quindi espulsa all’esterno attraverso il tubo di scarico. Quando non accade, occorre risolvere il problema tenendo conto che può essere legato a diverse cause:
- un eventuale guasto al tubo di scarico;
- l’usura della vaschetta di raccolta della condensa;
- una ostruzione al foro di scarico ;
- un danno allo split.
Cosa succede se il condizionatore non scarica la condensa?
Se il condizionatore non scarica l’acqua correttamente significa che si sta verificando una perdita in qualche altro punto del generatore.
Per porre rimedio è importante affidarsi alle competenze di un tecnico esperto che sarà in grado, prima di tutto, di individuare il problema tra le ipotesi considerate.
- Se l’origine del contrattempo è in un guasto al tubo di scarico, occorre accertarsi che non sia ostruito o intasato. Per eliminare gli ostacoli può bastare un filo di ferro da far scorrere all’interno del tubo, stando però attenti a non danneggiarlo.
- Se invece il problema è attribuibile alla vaschetta per la raccolta della condensa, bisogna valutare se non sia il caso di cambiarla definitivamente per colpa dell’usura o se sia sufficiente pulirla per poi essere reinstallata in modo corretto.
- In caso di split danneggiato, la supervisione del tecnico è più che mai essenziale tenendo conto della sua funzione di diffondere l’aria fresca negli ambienti. Un intervento improprio comprometterebbe del tutto il suo corretto funzionamento.
- Un’ultima eventualità per cui il condizionatore non scarica correttamente l’acqua è legata all’ostruzione del foro di scarico in prossimità della vaschetta antigoccia: va pulita la superficie interna con uno straccio bagnato.
È raccomandabile eseguire con periodicità la manutenzione del generatore, soprattutto in vista della sua riaccensione estiva dopo un lungo tempo di inattività: è sempre la strategia migliore per evitare qualsiasi spiacevole imprevisto.
Come scaricare l'acqua del condizionatore?
Lo scarico dell’acqua accumulata dal condizionatore può avvenire con più metodi e valutando quello più adatto sulla base della tipologia del climatizzatore e sulla disposizione degli spazi.
- Se possibile, lo scarico può essere indirizzato direttamente verso il sistema fognario. È senza dubbio una soluzione comoda che non richiede uno svuotamento manuale una volta che il livello dell’acqua raccolta è aumentato. D’altra parte sono necessari lavori per il collegamento tra il sistema di scarico e la fognatura, se possibile.
- L’acqua può essere raccolta in una tanica: è un’altra soluzione molto semplice. Andrà monitorato il livello dell’acqua raccolta che varia a seconda dell’uso del condizionatore e delle sue caratteristiche tecniche.
- Esiste anche l’opzione di un evaporatore della condensa: è uno strumento con il quale la condensa viene trasformata direttamente in vapore. È un componente aggiuntivo da installare con il generatore refrigerante, con costi aggiuntivi.
Una considerazione da fare prima di procedere è quella in merito al posizionamento del condizionatore, vale a dire se sia interno o esterno e specialmente quanto sia vicino o lontano da un punto di scarico.
Quanta acqua deve uscire dal condizionatore?
Stabilire a priori la quantità d'acqua rilasciata dal condizionatore è difficile, dal momento che dipende da quanta condensa viene prodotta dal generatore. Elementi come impostazioni dell’impianto, livello di umidità e tempo di funzionamento influiscono notevolmente su questo aspetto.
Si può stimare che un condizionatore domestico arrivi a produrre tra 1 e 2 litri di condensa ogni ora quando è in funzione, ma, come anticipato, è solo una valutazione standard influenzata dalle seguenti variabili.
- Umidità. In ambienti con elevata umidità, il condizionatore può generare una maggiore quantità di condensa perché l'aria contiene più vapore acqueo, che viene liquefatto a contatto con le superfici fredde all'interno del dispositivo.
- Temperatura dell'ambiente interno. In condizioni di forte calore, il condizionatore deve lavorare più intensamente per raffreddare l'aria, il che aumenta la produzione di condensa.
- Dimensioni dell'unità. Condizionatori di varie dimensioni possiedono diverse capacità di raffreddamento e quindi producono quantità diverse di condensa.
- Tempo di funzionamento. Un condizionatore che rimane acceso per lunghi periodi produrrà più condensa rispetto a uno in funzione per tempi più brevi.