La brutta stagione bussa alla porta e giunge il momento di capire come avere una casa adeguatamente riscaldata. Scopriamo allora insieme come impostare la caldaia in inverno per assicurarsi relax e benessere, senza spendere troppo.
Come regolare la caldaia per i termosifoni?
Per ottenere i risultati migliori sia in termini di riscaldamento che per ridurre i consumi e i costi in bolletta, non esistono grandi segreti. Basta qualche accorgimento che, per quanto semplice, è fondamentale per gestire la caldaia in modo opportuno.
- Nei mesi invernali, è buona cosa impostare la temperatura dell'acqua calda sanitaria tra i 45° e i 55° C. È un intervallo ottimale e garantisce una doccia bella calda e senza eccessi.
- Per un impianto di riscaldamento con i termosifoni, i livelli di temperatura sono tra i 60° e i 70° C
- Con un impianto di riscaldamento a pavimento i parametri variano: tra i 40° e i 50° C.
Al risparmio energetico ed economico contribuiscono alcuni dispositivi come le valvole termostatiche smart. Grazie alla loro tecnologia di ultima generazione, permettono di intervenire e stabilire la temperatura di casa anche a distanza. L'utente può così impostare il funzionamento dei radiatori mentre è sulla via del rientro dopo una giornata fuori ed essere accolto da una piacevole sensazione di calore.
Come regolare la caldaia per consumare meno?
A differenza di quanto qualcuno potrebbe credere, accendere e spegnere la caldaia non contribuisce ad ottimizzare i consumi. Quindi va sempre lasciata accesa. Il motivo è presto detto.
- Dopo l'accensione il consumo di gas è maggiore perché in questa fase la caldaia punta a raggiungere nel minor tempo possibile la temperatura impostata.
- Allo sforzo energetico non coincide un immediato riscaldamento degli ambienti: occorrono infatti tra le 2 e le 3 ore di funzionamento non interrotto per avere beneficio.
- È quindi più conveniente lasciare la caldaia sempre accesa, anche di notte. In questo modo può operare alla potenza minima per mantenere la temperatura costante, senza però un eccessivo (e inutile) consumo di gas.
Un secondo passaggio prevede la regolazione della temperatura di mandata, vale a dire la temperatura dell'acqua che circola nelle tubazioni che alimentano l'impianto di riscaldamento.
Come indicato in precedenza, i parametri suggeriti sono tra i 60 e i 70 gradi per i termosifoni e tra i 45 e i 55 gradi per l'acqua calda.
Non dimentichiamo che per evitare brutte sorprese, la caldaia deve essere sottoposta alle regolari manutenzioni da parte di un tecnico esperto.
Un generatore di calore controllato e revisionato funziona in modo corretto e ottimizza il suo rendimento. Anche questo contribuisce al risparmio energetico ed economico, come l'installazione di una caldaia a condensazione, che riesce a recuperare energia dalla combustione del gas.
A quanti gradi impostare la caldaia di notte?
Dal momento che la caldaia va sempre lasciata accesa, non occorre spegnerla di notte né modificare la temperatura di mandata. In compenso si può intervenire sulla temperatura degli ambienti e adeguarla a questo momento della giornata attraverso i radiatori.
In camera da letto durante le ore di sonno dovrebbe essere compresa tra i 15 e i 18 gradi. Se infatti è troppo alta, si creano le condizioni per un impatto negativo sulla salute delle persone: da un ambiente troppo secco che danneggia le mucose del sistema respiratorio ad un sonno disturbato perché i muscoli non si rilassano a sufficienza se si superano i 20°.
La camera da letto non deve nemmeno essere troppo fredda: il livello di umidità salirebbe superando le soglie critiche che favoriscono l'insorgenza di muffe e acari della polvere.
L'utilizzo di sistemi di domotica aiuta anche in questo caso a stabilire la temperatura ideale dal momento che sono in grado di rilevare il livello di umidità nella stanza.
Come impostare il termostato del riscaldamento per risparmiare?
Ad un uso corretto della caldaia si abbina la buona gestione del termostato. Considerando che in inverno il comfort termico durante il giorno si raggiunge con una temperatura di 20° C, il termostato va impostato in modo tale che non si superi questo valore.
L'utente deve valutare in quali momenti attivare il riscaldamento a seconda delle abitudini degli abitanti di casa. Ci sono infatti momenti in cui l'abitazione è più vissuta, altri in cui può rimanere vuota perché le persone sono impegnate al lavoro e a scuola.
I termostati moderni permettono di stabilire gli orari di accensione e spegnimento dell'impianto di riscaldamento. Quelli smart aggiungono funzioni ancora più avanzate: prima di tutto perché anche loro, come le termovalvole smart, sono regolabili a distanza.
In secondo luogo, i termostati smart monitorano anche la qualità dell'aria. Sono estremamente precisi e imparano le abitudini degli abitanti, azionandosi o spegnendosi in automatico.
Infine, grazie alla connessione wireless vengono continuamente aggiornati ad ogni rilascio di una nuova versione del loro software.
Così il freddo dell'inverno fa meno paura, anche al portafoglio.
