Accendiamo il condizionatore e attendiamo il tanto sospirato refrigerio, ma restiamo delusi. Qualcosa non va: invece dell’aria fredda, esce quella tiepida. Cerchiamo di capire allora come mai giunge aria calda dal condizionatore e come rimediare.
Come mai non esce l'aria fredda dal condizionatore?
Condizionatore e aria tiepida sono una strana combinazione. L’obiettivo del generatore infatti è quello di rinfrescare gli ambienti, portando sollievo agli abitanti della casa. Purtroppo gli imprevisti non mancano: capita per esempio che si formi troppa condensa, impedendone il regolare funzionamento. Oppure che si sia esaurito il gas refrigerante: un primo motivo per cui il condizionatore non raffresca può essere proprio questo.
- Quando il livello del gas refrigerante scende sotto quello previsto dal condizionatore in dotazione, l’effetto rinfrescante evapora.
- Bisogna procedere con una ricarica da parte di un tecnico specializzato e in possesso della certificazione F-Gas per la gestione dei gas fluorurati.
- Il tecnico sarà in grado di individuare eventuali perdite o rotture del circuito.
Un secondo motivo può dipendere dall’unità interna, quella comunemente nota come split, dalla quale proviene il flusso dell’aria.
- Per prima cosa, i filtri possono essere intasati a causa della mancata manutenzione negli anni e per l’accumulo della polvere.
- Il passaggio dell’aria risulta così ostacolato e l’aria fredda non esce per colpa della barriera che si è creata con il tempo.
- Mentre la pulizia del filtro è più semplice e quindi condotta anche dall’utente, le competenze di un tecnico sono in grado di riconoscere problemi alla ventola interna allo split che crea il getto d’aria.
- Anche in questo caso la formazione di polveri o muffe fa da intoppo: per quanto la ventola giri, l’aria non si muove e il fresco non arriva nella stanza.
Le anomalie non vanno ricercate solo nell’unità interna, ma anche in quella esterna, particolarmente esposta agli agenti atmosferici.
Cosa fare se il condizionatore raffredda poco?
L’unità esterna è infatti la struttura del condizionatore che viene installata sulla parete esterna della casa.
È una parte essenziale del condizionatore: smaltisce nell’ambiente esterno il calore catturato all’interno della casa. Lo scambio però può essere reso difficile se non del tutto impossibile perché è molto sporca a causa di foglie e polveri aspirate quando è in funzione.
Le operazioni di manutenzione includono l’ispezione e la pulizia dell’unità esterna: al suo interno troviamo una ventola e il motore del generatore. Guasti a questi elementi rendono impossibile l’azione del condizionatore per raggiungere la temperatura desiderata in casa mentre fuori il caldo si fa insopportabile.
Come fare se il condizionatore non riscalda?
Uno scenario opposto a quello descritto è quello in cui si desidera riscaldare la stanza sfruttando la modalità riscaldamento del nostro climatizzatore durante la stagione fredda, ma non avviene.
A tal proposito, occorre anzitutto fare una precisazione: se la maggior parte dei condizionatori produce esclusivamente aria fredda, i climatizzatori hanno ulteriori funzionalità come il riscaldamento e la deumidificazione. Per quanto i due termini vengano spesso sovrapposti, la differenza è evidente.
I condizionatori più avanzati e performanti dispongono poi della tecnologia della pompa di calore integrata: recuperano aria dall’interno della stanza che viene riscaldata tramite una apposita batteria di scambio per essere così trasformata in calore. È la stessa tecnologia che consente al generatore di regolare l’emissione di aria calda o fredda, a seconda della richiesta, e di gestire la temperatura dell’ambiente che intendiamo scaldare o rinfrescare.
Se il condizionatore non riscalda, i motivi sono diversi.
- Il telecomando è impostato in modo sbagliato. Va settato sulla modalità riscaldamento, rappresentata spesso da un’icona a forma di sole o con una scritta tipo “heat”.
- I filtri sono sporchi per la polvere che si è adagiata sopra, la stessa che impedisce l’emissione di aria fredda.
- Alcuni problemi nell’unità esterna vincolano il regolare funzionamento. A volte basta una semplice pulizia da ostacoli e sporco.
- Se invece non si percepisce il rumore della ventola a climatizzatore acceso, il contrattempo è più grave.
L’effetto riscaldante del climatizzatore risente di altri due fattori:
- l’ampiezza della stanza;
- il suo isolamento.
Se il generatore installato non è abbastanza potente in rapporto alle dimensioni dell’ambiente, diventa più complicato beneficiare del comfort termico, a fronte di un notevole dispendio energetico che incide sui consumi e sulla bolletta.
Come accade con il riscaldamento invernale, infissi usurati o di scarsa qualità contribuiscono alla dispersione termica, rendendo vano qualsiasi tentativo di scaldare casa.
Come faccio a sapere quando manca il gas nel condizionatore?
Considerato il ruolo chiave del gas refrigerante, ci sono alcuni accorgimenti per capire quando il suo livello è sceso e dunque il condizionatore non opera come si vorrebbe.
Un chiaro indizio è la formazione di ghiaccio o brina sui tubi che collegano l’unità esterna con quella interna.
I modelli di ultima generazione hanno in dotazione dei sensori per monitorare il livello del gas nel circuito. Quando cala eccessivamente, compare l’avviso dell’anomalia sul display del generatore, del telecomando o del dispositivo con il quale viene gestito a distanza se ha incorporati gli strumenti domotici con cui interagire attraverso cellulari e tablet.