È un’operazione da effettuare con regolarità per ottenere le massime prestazioni ed evitare spiacevoli contrattempi: scopriamo insieme quali sono i passaggi per un corretta pulizia del condizionatore e del climatizzatore e perché è importante farla.
Come pulire il condizionatore da soli?
Il condizionatore è sempre più uno strumento indispensabile per il raffrescamento degli ambienti di casa durante le estati calde. Non solo: se il dispositivo installato è dotato anche della modalità di riscaldamento per la stagione invernale, è chiaro come una precisa pulizia contribuisca ulteriormente al corretto funzionamento della macchina, al pari di una regolare manutenzione.
Se un tecnico specializzato è la figura a cui fare riferimento per gli interventi più complicati e per una supervisione completa, d’altra parte alcune operazioni possono essere effettuate direttamente dall’utente. Tra queste ci sono la pulizia e l’igienizzazione dell’unità interna, vale a dire lo split, dalla quale esce l’aria fresca.
Avere per esempio dei filtri liberi dalla polvere impedisce la proliferazione di elementi che possono risultare nocivi per la salute degli abitanti di casa e di non ritrovarsi con fastidiosi odori.
I materiali necessari per la loro pulizia includono:
- panno in microfibra;
- sapone neutro;
- spazzola a sete morbide;
- spray igienizzante;
- cacciavite, se necessario per aprire lo sportello dello split.
L’operazione va effettuata a climatizzatore spento.
- Dopo aver aperto il pannello frontale dell’unità interna, i filtri vanno estratti.
- La maggior parte dei modelli in commercio non richiede nemmeno l’uso del cacciavite per l’apertura dello sportello.
- I filtri vengono così rimossi per valutare il loro stato: la quantità di sporco e polvere che raccolgono varia a secondo dell’utilizzo del dispositivo. In caso di periodi di accensione intensa, la pulizia deve avvenire almeno una volta al mese.
- I filtri vanno lavati con acqua tiepida e sapone neutro: sono da evitare i prodotti chimici aggressivi, mentre può essere impiegato uno spray sanificante per liberarli da muffe, funghi e altri patogeni che potrebbero essersi accumulati.
- Dopo averli fatti asciugare, possono essere inseriti nello split.
Pulire il filtro significa avere aria pulita che si diffonde in una stanza ben rinfrescata.
Quando si deve pulire il condizionatore?
Quando si rimuovono i filtri si notano le alette di raffreddamento, dei componenti che contribuiscono ad aumentare lo scambio termico tra il climatizzatore e l’ambiente per migliorare il raffrescamento.
Anche le alette di raffreddamento vanno debitamente pulite con una spazzola a sete morbide per rimuovere la polvere. In caso di accumuli consistenti, si possono rimuovere con un panno umido, facendo attenzione a non piegare le alette.
Una pulizia approfondita dell’intero dispositivo va fatta almeno due volte all’anno: prima dell’accensione estiva e alla fine della bella stagione e comprende la pulizia dell’unità esterna, dove è situato il motore del condizionatore e maggiormente esposta ad agenti atmosferici e sporco.
Quanto allo split e ai suoi componenti, come sottolineato in precedenza, la cadenza per la pulizia e l’igienizzazione dei filtri va calcolata in base all'uso del dispositivo: in caso di una accensione prolungata e costante nel periodo estivo, deve essere completata almeno una volta ogni mese.
Come si pulisce la parte esterna del condizionatore?
La pulizia della parte esterna è un procedimento molto importante per avere un climatizzatore funzionante e al riparo da problemi e scarse prestazioni. Considerando appunto che è installata in spazi aperti (dal giardino al balcone), con il passare del tempo sporco e detriti diventano ostacoli che possono incidere sul corretto funzionamento del motore e di altri elementi.
- L’utente può procedere con una scopa o una spazzola per rimuovere lo sporco dalle parti più esterne, dopo essersi assicurato che sia isolata da fonti di elettricità per non esporsi al rischio di una scossa. Non vanno utilizzati acqua e sapone.
- Per una pulizia più in profondità occorre rimuovere il coperchio esterno. È una fase più delicata che richiede esperienza e manualità, motivo per cui è consigliato affidarsi alle competenze di un tecnico specializzato che può completare l’intervento durante la regolare manutenzione del climatizzatore.
- Non si possono infatti compromettere alcuni componenti delicati come i cavi elettrici e la ventola nel tentativo di arrivare negli angoli più difficili e lontani.
- L’utente può preservare la parte esterna proteggendola con un telo quando il condizionatore viene lasciato a riposo per lungo tempo, specialmente durante l’inverno.
Che succede se non si pulisce il condizionatore?
Se non si pulisce regolarmente il condizionatore, possono verificarsi diversi problemi che incidono sia sull’efficienza del dispositivo che sulla salute degli abitanti di casa.
- Quando i filtri o altre parti dell'unità interna o esterna si intasano di polvere e sporco, il condizionatore fatica a raffreddare. Il sistema è costretto a operare più intensamente per mantenere la temperatura desiderata, con un conseguente aumento del consumo energetico.
- La mancanza di pulizia contribuisce alla sua usura. Il rischio dunque è che il dispositivo si guasti, causando riparazioni costose o addirittura la sostituzione prima del previsto.
- Quanto alla salute, se i filtri sono intasati o sporchi particelle di muffe, funghi e batteri possono essere reimmesse nell'aria, con ripercussioni negative sulla qualità dell'aria che si respira.
- Si sviluppano in aggiunta degli odori sgradevoli che si diffondono nell'ambiente ogni volta che l'unità viene accesa.
Situazioni spiacevoli che si possono evitare con la dovuta e semplice attenzione.