C’è chi deve rispettare le indicazioni previste dalla normativa, chi invece ha meno vincoli per via della zona geografica in cui vive: scopriamo insieme le date per l’accensione e lo spegnimento dei caloriferi di casa per la stagione 2024/2025 nelle diverse parti d’Italia.
Quando si può accendere il riscaldamento nel 2024?
L’ordinamento italiano comprende il Decreto del Presidente della Repubblica n. 74 del 16 aprile 2013. È un regolamento che contiene i criteri generali per “l’esercizio, la conduzione, il controllo la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici” impiegati nella climatizzazione invernale ed estiva: al suo interno sono riportate le informazioni sui periodi annuali durante i quali si può attivare il riscaldamento.
Il Decreto prevede la divisione della penisola in 6 zone climatiche, dalle più miti alle più rigide.
- La Zona A racchiude Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
- La Zona B include le province di Agrigenti, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani.
- La Zona C si estende alle province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
- La Zona D comprende quelle di Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia, Viterbo.
- La Zona E riguarda le province di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza.
- La Zona F, infine, ingloba i territori di Belluno, Cuneo e Trento.
A seconda della zona climatica, il riscaldamento può essere attivato secondo questo calendario:
- in Zona A dal 1° dicembre al 15 marzo;
- in Zona B dal 1° dicembre al 31 marzo;
- in Zona C dal 15 novembre al 31 marzo;
- in Zona D dal 1° novembre al 15 aprile;
- in Zona E dal 15 ottobre al 15 aprile;
- in Zona F non ci sono limitazioni.
Quali sono gli orari di accensione dei termosifoni?
I Comuni possono predisporre nuove indicazioni sulle date e gli orari di accensione degli impianti.
- Se per esempio la stagione invernale riserva un colpo di coda tra marzo e aprile, lo spegnimento dei termosifoni è posticipato.
- Se invece le temperature tra ottobre e novembre si rivelano più tiepide, l’accensione viene rimandata al momento in cui si registrano valori più freddi.
Gli interventi nazionali e locali interessano principalmente gli impianti centralizzati. I proprietari di case con impianto autonomo sono meno vincolati: tuttavia, anche in un’ottica di impatto ambientale e risparmio energetico, sono chiamati a rispettarli.
Gli orari di accensione dei termosifoni rispecchiano la divisione climatica.
- Zona A: massimo 6 ore al giorno.
- Zona B: massimo 8 ore al giorno.
- Zona C: massimo 10 ore al giorno.
- Zona D: massimo 12 ore al giorno.
- Zona E: massimo 14 ore al giorno.
- Zona F: nessuna limitazione.
Quanti gradi in casa per accendere i termosifoni?
L’attivazione dell’impianto di riscaldamento e quindi dei termosifoni non deve seguire solo le istruzioni delle norme di riferimento: conta molto la buona gestione degli utenti, a partire dal livello di temperatura richiesto per la propria casa.
Il comfort termico, vale a dire la sensazione di benessere che si prova in un ambiente chiuso, si registra già a 20° C: le persone non percepiscono né troppo caldo né troppo freddo. L’intervallo compreso tra i 18° C e i 22° C è dunque quello ottimale e i termosifoni dovrebbero erogare calore per raggiungerlo e conservarlo.
Quando si scende sotto i 18° C e si conducono le attività casalinghe, è buona cosa allora attivare il sistema di riscaldamento per tornare nei valori menzionati. Vanno considerati inoltre i diversi spazi.
- In bagno è raccomandata una temperatura tra i 19° e i 22° C.
- In cucina si può arrivare a 18° C perché fornelli o forno aiutano a renderla più calda.
- Per il soggiorno meglio avere una temperatura tra di 19/20° C.
- Nelle stanze da letto, la temperatura massima ideale di notte è di 16°/18° C: se è troppo alta, peggiora la qualità del riposo.
Quante ore tenere accesi i termosifoni per risparmiare?
C’è poi una domanda che attanaglia gli utenti e riguarda il numero di ore di operatività del riscaldamento. Oltre al limite massimo indicato in precedenza, la risposta è nella corretta programmazione di accensione e spegnimento che consideri le nostre abitudini.
Se con gli impianti centralizzati vengono fissate delle fasce orarie, con quelli autonomi la programmazione è libera e l’aiuto ad un consumo energetico contenuto e al risparmio in bolletta arriva da dispositivi avanzati come i termostati smart.
Consentono infatti di monitorare con precisione la temperatura e di attivare l'impianto anche da remoto, grazie all'app installata sullo smartphone, per avere una casa accogliente al rientro. La tecnologia alla base di questi termostati include algoritmi che apprendono le abitudini degli abitanti della casa e contribuiscono all'efficienza energetica.
Sono inoltre dotati di un sistema di geolocalizzazione che rileva quando l’utente si avvicina all’abitazione dopo una giornata al lavoro o di studio: il termostato a questo punto attiva il riscaldamento per garantire un comfort ottimale una volta varcata la soglia di casa, ottimizzando la resa.