I termosifoni, o radiatori, sono gli strumenti per il riscaldamento più diffusi perché vantano un’eccellente efficienza in termini di potenza termica e risparmio energetico. Come ogni dispositivo, sono soggetti a guasti e usura e può essere necessario sostituirli.
Quanto dura un termosifone?
Tipicamente collegati a una caldaia e installati a muro, i termosifoni garantiscono il riscaldamento degli ambienti.
I radiatori hanno diverse componenti:
- la valvola di sfiato dell’aria, che elimina l’aria accumulata;
- la valvola, che regola l’ingresso dell’acqua;
- il detentore, che regola l’uscita dell’acqua.
Tra i problemi più comuni che i radiatori accusano con il passare del tempo ci possono essere:
- la formazione di ruggine;
- l’accumulo di sedimenti;
- la corrosione;
- l’ostruzione delle valvole e/o del detentore.
A volte, per rimediare, basta intervenire con lo spurgo o un lavaggio chimico da parte di un tecnico esperto.
La durata media dei termosifoni è difficile da determinare, ma in generale è compresa tra i quindici e i vent’anni. Con il passare degli anni, la manutenzione diventa sempre più laboriosa e dispendiosa.
Quanto dura un termosifone in ghisa?
A causa del malfunzionamento di uno o più termosifoni, la resa termica dei radiatori diminuisce e l’ambiente viene riscaldato in modo non efficace. Di conseguenza, si registra un aumento del costo in bolletta per il maggior utilizzo di combustibile.
Anche i termosifoni in ghisa sono interessati da queste problematiche. Per quanto assicurino un’alta affidabilità e resistenza, oltre ad un’elevata inerzia termica, i termosifoni in ghisa necessitano di una revisione e manutenzione costante.
Quanto costa sostituire i termosifoni?
I costi per la sostituzione variano a seconda della tipologia e delle dimensioni dei radiatori:
- dai 30 euro ai 70 euro per un termosifone piccolo (4 elementi);
- dagli 80 euro ai 150 euro per un termosifone grande (10 elementi).
Anche il materiale con cui sono prodotti incide sul prezzo finale. Mediamente, i prezzi vanno
- dai 30 euro ai 55 euro per un termosifone piccolo in alluminio;
- dai 35 euro ai 70 euro per un termosifone piccolo in ghisa;
- dai 70 euro ai 135 euro per un termosifone grande in alluminio;
- dagli 80 euro ai 150 euro per un termosifone grande in ghisa.
La spesa può comunque essere detratta grazie ad una serie di agevolazioni.
La Legge di Bilancio 2023 ha infatti prorogato fino al 31 dicembre gli interventi fiscali già previsti dal Bonus Ristrutturazioni edilizie. La misura consiste in una detrazione IRPEF del 50% sugli interventi realizzati, fino ad un importo massimo totale di 96.000 euro.
La detrazione fiscale viene effettuata in 10 rate annuali di pari importo.
Venendo assimilati a lavori di ristrutturazione, questo tipo di interventi non richiede una comunicazione all’ENEA.
Assieme alla detrazione al 50%, è stato prorogato anche l’Ecobonus, con detrazioni IRPEF fino al 65%, per un limite massimo di spesa che va da 30.000 euro ai 100.000 euro, in base alla tipologia di intervento, per unità immobiliare.
In questa misura rientrano i lavori di installazioni delle termovalvole, che appartengono ad un sistema di termoregolazione.
L’installazione di nuovi termosifoni può anche rientrare nei lavori per i quali è previsto l’Ecobonus 90%, l’importante agevolazione fiscale che incentiva opere per interventi di efficienza energetica degli edifici esistenti.
Questo può avvenire a patto che la posa di nuovi termosifoni si accompagni ad altri lavori che riguardano in maniera più completa l’edificio, i cosiddetti interventi trainanti.
Questi comprendono:
- interventi di isolamento termico dell’edificio;
- sostituzione di caldaie con dispositivi almeno di classe A (caldaie a condensazione o pompa di calore):
- installazione di pannelli solari o di impianti fotovoltaici.
Perché si possa rientrare nei criteri che permettono di accedere al Superbonus, gli interventi dovranno garantire all’immobile il miglioramento di almeno due classi energetiche o il raggiungimento della classe più alta, da dimostrare tramite Attestato di prestazione energetica (APE).
In che periodo vanno sostituiti i termosifoni?
Per un lavoro importante come la sostituzione dei termosifoni di casa è meglio procedere d’estate.
La sostituzione dei termosifoni può richiedere più giorni di lavoro, durante i quali l’impianto dovrà rimanere necessariamente spento.
È chiaro quindi che, se svolti in inverno, questi lavori comporterebbero notevoli disagi.
Inoltre, sostituendoli d’estate si ha il tempo necessario per verificare il loro corretto funzionamento, prima che arrivi la stagione più fredda.
In aggiunta, in estate i tecnici sicuramente più disponibili e si possono programmare gli interventi con maggiore tranquillità.
Quando i termosifoni scaldano poco?
Il continuo accumulo di sporcizia all’interno dei radiatori è tra le cause principali del loro malfunzionamento. Uno dei disagi più comuni è un termosifone che si scalda solo a metà: solitamente nella parte alta o in quella bassa.
Si può intervenire sfiatando il termosifone per eliminare le bolle d’aria presenti. Altre volte, d’altra parte, questa operazione non basta.
Se ad esempio è la parte bassa a non scaldarsi, i motivi del cattivo funzionamento possono includere un flusso d’acqua ostacolato dall’accumulo di sporco.
Se il radiatore si trova nei pressi di una parete umida, si può rimediare con un pannello termoriflettente dietro allo stesso radiatore. La dispersione di calore viene così limitata e la soluzione può essere adottata anche quando il termosifone è vicino ad una finestra poco isolata.
Se invece è lo sporco a limitare il funzionamento del termosifone, occorre pulire con cura il calorifero. Per eseguire le operazioni è raccomandabile affidarsi alle competenze di un tecnico esperto.
Due efficaci soluzioni per ottenere la migliore efficienza energetica prevedono l’installazione di impianti di riscaldamento smart e di termovalvole intelligenti, in sostituzione delle valvole tradizionali.
Le valvole termostatiche intelligenti consentono di regolare la potenza del radiatore in base al bisogno di calore in ogni singolo ambiente. Sono programmate per raggiungere una determinata temperatura e poi spegnersi, regolando automaticamente il flusso d’acqua.
In questo modo si diminuiscono gli sprechi, evitando l’accumulo di calcare e i pericolosi intasamenti.
Le termovalvole smart vengono facilmente regolate e gestite anche a distanza, grazie al controllo da remoto via app.
Assieme agli impianti tecnologicamente avanzati e innovativi, rendono più performanti i radiatori e ottimizzano i costi, con benefici per il comfort termico delle abitazioni e per l’ambiente, oltre che per il portafoglio.