5 consigli per ridurre gli sprechi energetici
  • Efficienza Energetica

Bollette salate e impatto ambientale: un corretto consumo di energia nelle nostre abitazioni contribuisce a limitare gli sprechi energetici, con benefici sia per le nostre tasche che per l’ambiente che ci circonda. Non occorrono grandi ricette, ma giusto qualche sano accorgimento. Ecco quali. 

 

 

Che cos’è lo spreco di energia?

 

Con il termine spreco energetico si indica l’utilizzo dell’energia elettrica per attività che non avranno seguito o successo, poco importanti o non necessarie. 

Si concretizza in diversi contesti, da quelli lavorativi a quelli domestici. Avviene per esempio nel momento in cui non spegniamo le luci una volta lasciato l’ufficio o in una stanza nella quale non rimaniamo. Oppure quando lasciamo aperto il rubinetto dell’acqua calda a lungo, senza che ce ne sia effettivamente bisogno. 

Ridurre al minimo il consumo di energia passa quindi dai gesti quotidiani che compiamo senza nemmeno rendercene conto, in un contesto però molto delicato.

  • La crisi energetica globale, accentuata dal conflitto in Ucraina, sta incidendo sull’economia mondiale, soprattutto per l’approvvigionamento del gas.
  • Il costo delle materie prime e la loro difficile reperibilità provoca un innalzamento vertiginoso dei costi. Sono risorse fondamentali per soddisfare i bisogni dei cittadini e dunque è necessario rivedere, anche nel piccolo, il loro utilizzo. 
  • La scarsa attenzione degli utenti contribuisce a creare fonti di dispersione energetica che impattano non solo sulle finanze personali, ma anche sull’ecosistema, attraverso l’emissione di sostanze come la C02, che contribuisce notevolmente al cambiamento climatico.

Mentre i governi avviano politiche di efficientamento energetico, sostenendo gli sforzi economici per l’adozione di tecnologie più avanzate nei riscaldamenti degli ambienti o promuovendo l’utilizzo di fonti rinnovabili, un contributo individuale può arrivare tutti i giorni.

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Come diminuire lo spreco energetico?

 

Gli elettrodomestici sono forse la fonte principale di spreco di elettricità, visti i loro alti consumi.

Quelli che consumano maggiormente sono:

  • la lavatrice; 
  • la lavastoviglie; 
  • il forno; 
  • il ferro da stiro;
  • il frigorifero.

È anche vero che ogni dispositivo di casa può sprecare meno energia con un utilizzo più corretto.

  • Per lavatrice e lavastoviglie il consiglio principale è comune: farle lavorare sempre a pieno carico riducendo, nel tempo, il numero complessivo dei lavaggi.
  • Per quanto riguarda il forno è meglio evitare di aprirlo durante la fase di cottura per evitare dispersione di calore e provocare quindi spreco di energia.
  • Sempre per ciò che riguarda il forno, è consigliabile spegnerlo qualche minuto prima del termine della cottura impostata: il calore residuo completerà il processo, senza un’ulteriore produzione energetica.
  • Il ferro da stiro funziona al meglio solo in totale assenza di calcare per cui è indispensabile evitare la sua formazione attraverso una pulizia costante.

Un altro elettrodomestico che è fonte di elevati consumi energetici è il frigorifero, considerando che deve rimanere in funzione 24 ore su 24. Come negli altri casi, esistono modi semplici per ridurre i consumi al minimo. 

  • In primo luogo, meglio aprire e chiudere lo sportello il minor numero di volte possibile.
  • Un frigorifero particolarmente pieno lavora di più per mantenere i cibi in temperatura. Per questo motivo, specie d’inverno, è buona cosa non riempirlo troppo, approfittando del fatto che alcuni alimenti possono essere conservati anche all’esterno.
  • Infine, è totalmente sconsigliato inserire cibi caldi al suo interno. Si rischiano un raffreddamento non uniforme, per il quale però viene comunque sprecata energia, o la formazione di condensa e muffe.

Quanto ai dispositivi elettronici come computer e televisori, la principale fonte di spreco di elettricità si riassume in una sola funzione: lo standby.

Spegnere correttamente la tv e il computer permette un risparmio annuo che, secondo alcuni studi universitari, può essere tra i 50 e 250 euro annui. 

A questo scopo, l’uso di una ciabatta con interruttore può togliere elettricità a più dispositivi contemporaneamente quando non utilizzati.

 

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Come ridurre i consumi energetici domestici?

 

Per intervenire sui consumi energetici domestici bisogna prestare particolare attenzione anche all’utilizzo della luce, dell’acqua calda nonché del riscaldamento. 

Risulta infatti quanto mai facile intuire che il riscaldamento gioca un ruolo chiave per assicurarsi un risparmio energetico consistente. Il suo corretto funzionamento garantisce comfort e diminuisce i consumi. 

Sono diverse le accortezze da adottare per evitare sprechi, tra cui:

  • evitare di lasciare l’impianto in funzione durante la notte;
  • verificare sempre che i termosifoni siano svuotati d’aria
  • effettuare sempre una corretta manutenzione dell’impianto.

Un grande aiuto arriva dai sistemi di riscaldamento smart che comprendono funzioni wireless e multizona. In questo modo è possibile una gestione a distanza e personalizzata, regolando la temperatura nelle stanze della casa a seconda delle proprie abitudini e della presenza o meno degli abitanti. 

L’operazione è resa possibile dalle termovalvole e dai termostati intelligenti, interconnessi tra loro e monitorati attraverso un’app sul cellulare per avere un quadro completo della situazione, inclusa la presenza di una finestra aperta o di un livello di umidità troppo alto o troppo basso, due contrattempi da evitare con prudenza.

Per evitare dispersioni termiche e di conseguenza inutili sprechi di energia in casa è molto importante anche prendere in considerazione isolamento e spifferi di una casa.

  • Quando è possibile, ci si può affidare ad un cappotto termico per le parti più esterne, come tetto e parti. In questo modo non vi sono fuoriuscite anomale di calore e il riscaldamento dovrà funzionare di meno per garantire un adeguato comfort abitativo.
  • Molto importanti sono le condizioni degli infissi: sono preferibili quelli in doppio vetro, così come delle strutture moderne in alluminio o PVC. Impediscono al calore di dispersi e ai fastidiosi spifferi d’aria di alterare la temperatura interna.

Disattenzione e tipo di impianto sono invece due voci che concorrono maggiormente alla voce spreco energetico per quanto riguarda la luce

  • Lasciare la luce accesa in una stanza dove non si trova nessuno oppure quando l’illuminazione naturale è più che sufficiente sono probabilmente i tipi di spreco di elettricità più comuni.
  • Anche la tecnologia può sicuramente aiutare: investire in lampade a led consente di ripagare la spesa iniziale con un consumo di elettricità molto minore nel tempo.

Allo stesso modo un uso consapevole dell’acqua calda è uno dei modi principali per evitare inutili sprechi di energia. Si traduce infatti in una minore attività della caldaia

L’acqua calda arriva solitamente tramite una caldaia alimentata a gas e va ad alimentare i caloriferi per il riscaldamento domestico.

  • Per uso personale, si può tranquillamente diminuire l’utilizzo di acqua calda accorciando i tempi della doccia o evitando di lasciarla scorrere mentre ci si lava i denti.
  • Tramite la caldaia, poi, si può regolare la temperatura massima dell’acqua calda che non dovrebbe mai superare i 45°.

 

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Perché bisogna ridurre gli sprechi?

 

Risparmiare energia fa quindi davvero la differenza. Anzitutto, le bollette hanno un conto meno salato, contribuendo al nostro benessere economico. Quest’ultimo, però, non è legato solo ed esclusivamente alla fattura del fornitore di luce e gas.

Con la riduzione degli sprechi energetici, gli impianti elettrici che bruciano combustibili fossili lavorano meno. Ciò significa che riducono le emissioni di anidride carbonica e solforosa e di altri inquinanti nell’aria. 

Le conseguenze nel medio-lungo periodo si vedono nei cambiamenti climatici, con temperature medie più elevate e fenomeni intensi più frequenti. 

Riducendo la cosiddetta impronta ecologica, l’ecosistema è in grado di mantenere un equilibrio più forte e non viene compromessa la biodiversità che protegge piante e animali. 

 

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