Con l’arrivo dell’inverno, diventa difficile definire esattamente quale sia la temperatura ideale in casa. La percezione del calore infatti è molto soggettiva e varia da persona a persona. È però importante non riscaldare troppo gli ambienti in cui viviamo sia per risparmiare che per proteggere la nostra salute. Scopriamo perché.
Quanti gradi bisogna tenere in casa d’inverno?
Per quanto la sensazione di calore sia un fattore individuale, comunemente si ritiene che una temperatura ambientale sotto i 19/20° centigradi generi una sensazione di freddo.
Ecco perché la giusta temperatura da tenere in casa durante l’inverno dovrebbe essere intorno ai 20 gradi, con un livello di umidità compreso tra il 50-55%.
Allo stesso modo non è consigliato alzare troppo il riscaldamento, superando i 25 gradi: inciderebbe negativamente sulla qualità di vita e sulla salute di chi vi abita.
I parametri sulla temperatura corretta in casa d’inverno sono indicati dalla normativa nazionale (i decreti n. 412/93 e n. 551/99) e dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità. La soglia massimo è quindi fissata a 20° C, con una tolleranza di due: significa che deve comunque essere compresa tra 18 e 22 gradi.
Un livello di 20 gradi durante il giorno negli ambienti chiusi non solo consente di raggiungere un equilibrato comfort climatico, ma incide di meno sull’inquinamento ambientale. Si riduce infatti in modo significativo la produzione di PM10 nell’atmosfera.
Per un benessere completo, è molto importante valutare anche il tasso di umidità dell’aria degli spazi in cui viviamo. In base al suo valore, è possibile capire se il riscaldamento sia troppo alto o troppo basso.
- Quando è ben al di sotto del 50%, significa che l’aria è troppo secca e che il riscaldamento è troppo alto. In questo caso, quindi, potrebbe essere opportuno utilizzare appositi umidificatori.
- Un tasso di umidità superiore al 60-70% favorisce, al contrario, la proliferazione di microrganismi, muffe e acari della polvere. Sono agenti particolarmente allergenici e dannosi per la salute.
Si può ovviare a questo problema grazie a deumidificatori e, soprattutto, ad un continuo riciclo d’aria nelle stanze.
Quanti gradi in casa per non ammalarsi?
L’inverno è anche la stagione delle influenze e dei malanni provocati dal freddo. Un ambiente casalingo ben riscaldato è una barriera contro i fastidiosi contrattempi per la salute.
Ecco perché riuscire a riscaldare casa con una temperatura ideale è fondamentale. Attenersi all’intervallo compreso tra 20° e 22° C permette alle persone di vivere e muoversi in un’abitazione calda al punto giusto e di non trascorrere del tempo in spazi troppo freddi che possono causare un raffreddamento del corpo e dare origine a febbri, raffreddori e tosse.
Un aiuto concreto arriva dai sistemi di regolazione del riscaldamento come i termostati e le valvole dei radiatori. I prodotti di ultima generazione sono dotati di una tecnologia particolarmente avanzata che è in grado non solo di impostare con grande precisione la temperatura nelle singole stanze, ma anche di monitorare la qualità dell’aria e i livelli di umidità.
Sia i termostati che le termovalvole smart sono gestibili a distanza, attraverso l'apposita applicazione installata sul cellulare. Il controllo da remoto permette di regolare la temperatura sui livelli di comfort termico prima del rientro dal lavoro, da scuola o dalla vacanza.
C’è da considerare, inoltre, che gli ambienti di casa non sono vissuti tutti allo stesso modo: a seconda delle attività e delle abitudini, si può intervenire in più momenti durante la giornata, in modo immediato con un sistema intelligente.
- Nel soggiorno, ad esempio, trascorriamo più tempo che in camera da letto. È una stanza dove si trascorrono molte ore, indossando anche diversi tipi di vestiti. Si suggerisce così di mantenere una temperatura tra i 19 e i 20 gradi quando siamo in casa.
- Se in sala da pranzo è meglio mantenersi sui livelli previsti per il salotto, in cucina può essere più bassa. L’utilizzo dei fornelli piuttosto che del forno contribuisce a renderla più calda anche con una temperatura impostata sui 18 gradi.
- Per il bagno, una temperatura tra i 19 e i 22 gradi crea quel comfort ideale per una parte della casa che, solitamente, è quella per ovvie ragioni più riscaldata.
Una temperatura equilibrata impedisce gli spiacevoli sbalzi di temperatura tra l’ambiente interno ed esterno che possono rivelarsi dannosi per il sistema cardiocircolatorio e polmonare. L’installazione di dispositivi smart e domotici garantisce un contributo prezioso, per esempio con la funzionalità Multizona per raggiungere la temperatura ideale in ogni stanza, ottimizzando tempi e costi.
Quanti gradi in camera da letto in inverno?
Uno dei dubbi più frequenti sulla temperatura ottimale da tenere in casa in inverno riguarda senza dubbio la camera da letto. Dormire in una stanza adeguatamente riscaldata migliora la qualità del sonno. Questa infatti risente dei gradi che registriamo di notte. Non deve fare troppo caldo e, allo stesso tempo, l’ambiente non deve essere troppo freddo.
La temperatura ideale dovrebbe assestarsi attorno ai 16-18 gradi. Può sembrare bassa, ma la temperatura corporea scende di sera per un processo naturale di preparazione al sonno.
Un riscaldamento troppo alto ha diverse conseguenze negative sulla salute della persona che sta riposando.
- Infezioni respiratorie: l’ambiente secco e l’assenza di umidità compromettono le mucose del sistema respiratorio e creano un terreno fertile per batteri e virus, soprattutto nei bambini.
- Sonno disturbato: il riposo diventa più difficile se le temperature dei termosifoni sono troppo alte. Sopra i 20°, il corpo non rilassa i muscoli e non raggiunge un piacevole stato di sonno. Allo stesso modo, un’umidità molto bassa per un ambiente freddo altera la frequenza respiratoria.
- Allergie e dermatiti: se il livello dei termosifoni è troppo alto, possono generarsi dermatiti per la secchezza della pelle. Al contrario, l’eccessiva umidità per temperature troppo basse permette la proliferazione di microrganismi, muffe e acari della polvere.
- Mal di testa: è un sintomo frequente quando il riscaldamento è tenuto a temperatura massima. Si avverte una sensazione di ottundimento per la vasodilatazione. Un calore sproporzionato abbassa la pressione sanguigna, con un minor afflusso di sangue al cervello che genera sintomi fastidiosi.
- Aumento di peso: un sonno a temperatura elevata non consente all’organismo di bruciare il grasso immagazzinato.
- Diffusione di sostanze tossiche: la temperatura troppo alta favorisce il rilascio di sostanze tossiche che possono essere estremamente pericolose. Tra queste c’è monossido di carbonio: è un gas inodore, quindi difficile da rilevare, causato dalla cattiva combustione. Provoca vertigini, svenimenti, nausea e mal di testa.
Una temperatura ideale è sinonimo di benefici per le difese immunitarie e ripara da raffreddori, bronchiti, dolori e irritazioni a pelle e occhi. E ovviamente coincide con un risparmio in bolletta.
Come capire se una casa è fredda?
Per capire se viviamo in un ambiente freddo o meno, basta un’attenta ricognizioni dei diversi spazi di casa. Con il tatto si possono valutare umidità e temperatura di pavimenti, soffitti, angoli e pareti interne.
Se risultano particolarmente freddi o umidi, è il caso di intervenire per migliorare la situazione.
- Va effettuata la manutenzione periodica dei termosifoni perché scaldino al meglio delle loro possibilità e siano più sicuri.
- Si possono disporre dei tappeti sul pavimento: sono più caldi delle piastrelle e bloccano la dispersione di calore;
- Un ambiente freddo non significa impostare la temperatura di casa al massimo: basta attestarsi sui valori tra i 19 e i 21 gradi.
- Durante il giorno si può approfittare della luce del sole attraverso le finestre, mentre con il calare del buio è meglio abbassare le tapparelle o chiudere le ante per impedire qualsiasi dispersione del caldo.