I proprietari, una giovane coppia che lavora in smart working, si sono rivolti allo studio di architettura per una ristrutturazione che potesse accogliere le loro esigenze ed il loro stile di vita, pur conservando il sapore autentico della casa situata in uno stabile dei primi del ‘900 nel quartiere Esquilino, a pochi passi dal parco di Colle Oppio e dal Colosseo.

Da subito, durante il sopralluogo, è apparso evidente come la qualità degli spazi fosse conferita dalla presenza dei pavimenti in graniglia che con i loro disegni e colori attribuivano ad ogni ambiente un’atmosfera intrisa di vita vissuta. Nel corso di questa prima fase conoscitiva, lo studio ha avuto l’opportunità di comprendere come la matericità e i colori dei pavimenti non fossero un dato certo, immobile e statico. Le fotografie realizzate durante il rilievo dello stato dei luoghi, si sono rilevate uno strumento utile per fissare attraverso le immagini il comportamento della luce naturale che inondando il pavimento trasformava le graniglie in superfici immateriali e mutevoli. 

La decisione di recuperare e valorizzare i pavimenti ha avuto un duplice scopo: conservare le graniglie in quanto bene materiale ma soprattutto custodire l’atmosfera di chi quello spazio lo ha vissuto nel passato.

I maggiori interventi di demolizione si sono dunque concentrati nella zona giorno, dove le tre grandi finestre sono state messe in diretta connessione tra di loro così da ottenere un unico grande spazio abitato dalle numerose piante coltivate grazie alla passione e allo spiccato pollice verde della giovane proprietaria.