Arriva l’autunno, si riattiva l’impianto di riscaldamento, ma qualcosa non torna: i termosifoni non scaldano come dovrebbero e magari emettono dei rumori, segnale di un imprevisto. La soluzione in alcuni casi è a portata di mano: basta eliminare eventuali bolle d’aria che si sono formate al loro interno. Vediamo insieme come sfiatarli per avere il massimo beneficio.
Come sfiatare i termosifoni: accesi o spenti?
Liberare i radiatori dalla presenza di aria è una operazione molto semplice e, allo stesso tempo, molto importante. Quando infatti, a riscaldamento acceso, non producono abbastanza calore, i contraccolpi negativi sono due:
- da una parte, non viene raggiunto il giusto comfort termico e gli ambienti di casa non sono accoglienti;
- dall’altra, si registra un maggiore consumo di energia che impatta sui costi in bolletta.
Prima di analizzare i passaggi da seguire, è bene ricordare che lo sfiatamento va eseguito quando l’impianto di riscaldamento è spento.
- Per chi ha un impianto autonomo, basta spegnere il generatore di calore (una caldaia piuttosto che una pompa di calore) e aspettare che i termosifoni siano freddi.
- Per chi vive in un contesto con impianto centralizzato, si può intervenire nelle fasce orarie in cui è spento.
Esistono inoltre due tipologie di termosifoni: con valvola termostatica e senza. La testa termostatica è il dispositivo con cui regolare il flusso d’acqua indirizzato al radiatore e gestire il calore trasmesso nella stanza.
Le versioni smart, grazie ai sistemi di domotica, sono in grado di intervenire autonomamente per mantenere un livello costante della temperatura impostata dall’utente, che può comunque agire a distanza e monitorare la situazione dallo smartphone.
Quando la testa termostatica si chiude, anche se il flusso d’acqua non si interrompe del tutto per la sua funzione antigelo.
Per lo sfiatamento occorre il minimo necessario:
- un secchio per raccogliere l’acqua;
- un panno o uno straccio per proteggere il muro e il pavimento dalle gocce d’acqua;
- una chiave per aprire la valvola di sfiato che può essere data in dotazione con l’installazione del radiatore o facilmente acquistata.
I modelli più datati di termosifoni, come quelli in ghisa, non hanno una valvola di sfiato e l’eliminazione delle bolle d’aria richiede un intervento più complesso.
Come si fa a togliere l’aria dai termosifoni?
Una volta che il riscaldamento è stato spento e i termosifoni sono freddi, si può procedere. Ecco i passaggi per i termosifoni con valvola di sfiato.
- Mettere sotto la valvola di sfiato un secchio per l’acqua e aprire la valvola di sfiato con la chiave.
- La valvola deve essere girata in senso antiorario con attenzione: l’acqua deve uscire lentamente e il rubinetto non va completamente aperto.
- Dopo che è uscita un po’ d’acqua, si può richiudere la valvola, senza stringerla troppo, girandola in senso orario.
- A questo punto occorre controllare la pressione della caldaia, aiutandosi con il display o gli indicatori incorporati.
- La pressione deve essere compresa tra 1 e 2 bar.
- Se è superiore a 2, bisogna sfiatare di nuovo i termosifoni; se è sotto 1 bar, basta aprire il rubinetto della caldaia per aggiungere acqua al circuito finché il valore non si assesta.
Come anticipato, se ci troviamo di fronte a vecchi termosifoni, lo sfiatamento è più complesso e la soluzione migliore prevede l’intervento di un tecnico esperto per non comprometterne il regolare funzionamento.
L’utente può anche considerare la sostituzione dei termosifoni per installare modelli moderni con una resa più alta e una manutenzione più semplice.
Cosa succede se non si sfiatano i termosifoni?
L’eliminazione dell’aria nei termosifoni contribuisce prima di tutto ad evitare stanze poco riscaldate, ma non solo.
- L'aria intrappolata nei radiatori impedisce la circolazione uniforme dell'acqua calda, determinando una riduzione della capacità di riscaldamento. Il termosifone potrebbe rimanere freddo nella parte superiore e scaldarsi solo in quella inferiore.
- L'aria intrappolata causa rumori fastidiosi (tipo dei gorgoglii o dei ticchettii): sono un segnale che il termosifone non funziona adeguatamente.
- Non vanno sottovalutati gli effetti economici: se i termosifoni non riescono a riscaldare uniformemente, il sistema di riscaldamento deve lavorare di più per mantenere la temperatura desiderata, con un maggiore consumo di energia.
- L'aria nei radiatori determina infine uno sbilanciamento dell'intero sistema di riscaldamento: alcuni termosifoni si scaldano di più, altri meno.
Situazioni alle quali porre rimedio con un semplice intervento.
Quanta acqua sfiatare dai termosifoni?
Una semplicità che si riscontra nella piccola quantità di acqua che deve uscire dal termosifone. Il secchio e il panno sono due strumenti di precauzione per evitare che si bagnino il pavimento e il muro in prossimità della valvola di sfiato, non perché si devono raccogliere grandi quantità.
Sfiatare i termosifoni contribuisce, dunque, all’efficienza energetica e rientra tra gli interventi da effettuare per avere un sistema di riscaldamento funzionante, assieme alla dovuta manutenzione tanto del generatore di calore quanto degli stessi radiatori.
Come visto in precedenza, un valido investimento in questa direzione include l’installazione delle valvole termostatiche intelligenti con le quali è possibile non solo regolare l’erogazione di calore, ma anche evitare la sua dispersione: grazie ai sensori di cui sono dotate, interrompono l’azione riscaldante dei termosifoni se avvertono una finestra aperta nella stanza.
Non solo: permettono di impostare la temperatura degli ambienti secondo le abitudini orarie, giornaliere e settimanali degli abitanti di casa e di ricevere notifiche in caso di anomalie, per un comfort totale.