Sono sempre più diffusi sul mercato i sistemi di riscaldamento che puntano a raggiungere contemporaneamente due importanti obiettivi: ridurre i consumi e le emissioni di sostanze che danneggiano l’ambiente e tagliare i costi in bolletta.
È una tema di grande attualità anche alla luce delle prossime misure intraprese dall’Unione europea. La direttiva Case green stabilisce il divieto di installazione degli impianti di riscaldamento che operano con combustibili fossili. Lo stop scatterà nel 2040. Come saranno allora le caldaie del futuro e quali sono le alternative più innovative?
Grazie alle opportunità già a disposizione degli utenti, ci sono nuove strade percorribili. Vediamole insieme.
Pompe di calore
La caratteristica principale delle pompe di calore deriva dalla loro tecnologia che permette di affidarsi alle fonti energetiche rinnovabili sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria.
- Trasferisce il calore da una sorgente a bassa temperatura ad una sorgente a temperatura invece più elevata.
- Una pompa di calore ad aria, come suggerisce il termine stesso, sfrutta per esempio la circolazione naturale dell’aria esterna all’abitazione o all’edificio.
- È composta da un’unità esterna e da uno o più split negli ambienti interni.
- Nella stagione invernale, l’aria più fredda esterna viene trasformata in aria calda per gli ambienti interni.
- Nella stagione estiva, al contrario, il ciclo viene invertito in modo da far uscire l’aria calda dagli ambienti interni e immettendo aria fresca.
Le pompe di calore rappresentano, a tutti gli effetti, una nuova fase nella categoria dei sistemi innovativi di riscaldamento domestico. Nel presente, però, continuano ad essere molto affidabili anche le caldaie a condensazione.
Per quanto infatti non potranno più essere installate dal 2040, ad oggi sono in grado di raggiungere buoni livelli di efficienza energetica che si traducono in un risparmio sui costi.
La caldaia a condensazione recupera energia dai fumi di scarico e, in questo modo, contribuisce a contenere la produzione di sostanze inquinanti e in particolare di CO2.
Pannelli solari termici
Sono una soluzione già adottabile, ma ciò non toglie che tra i sistemi di riscaldamento più innovativi ci siano i pannelli solari termici. Sono senza dubbio una tipologia di riscaldamento eco-friendly che sfrutta l’energia solare, soprattutto per la produzione di acqua calda sanitaria.
Un impianto solare termico può essere utilizzato in modo autonomo oppure collegato alle caldaie a condensazione, costituendo un sistema ibrido.
- L’impianto solare è in grado di soddisfare quasi la totalità del fabbisogno di calore per il riscaldamento o per l’acqua calda sanitaria.
- La caldaia a condensazione interviene per assicurare il pieno funzionamento del sistema.
Questa soluzione permette di contenere il consumo di metano e combustibili fossili, limitandolo alla sola fase di riscaldamento o ad una sola parte di questo, dato che rimane il contributo proveniente dall’impianto solare termico.
Riscaldamento elettrico
Un’altra opzione da valutare è l’impianto di riscaldamento elettrico per evitare del tutto l’uso di gas metano. Comprende il riscaldamento a pavimento nel caso in cui sia l’elettricità a funzionare da termovettore, vale a dire da trasportatore di calore.
Per la produzione di energia elettrica ci si può appoggiare ad un impianto fotovoltaico, mettendo però in conto investimenti importanti per la realizzazione delle opere, oltre che al prezzo della stessa elettricità, sottoposta spesso a oscillazioni di mercato, anche notevoli.
Caldaia ibrida a zeolite
Tra i sistemi per il riscaldamento domestico del futuro c’è la caldaia ibrida a zeolite.
- La zeolite è una pietra minerale porosa che assorbe in modo rapido il vapore acqueo.
- Una caldaia a zeolite dotata di collettore solare funziona con il riscaldamento del fluido al suo interno da parte del sole.
- Il fluido passa attraverso uno scambiatore di calore, grazie ad una pompa di circolazione.
- L’acqua demineralizzata si trasforma in vapore e attiva la zeolite che scalda il fluido.
- A questo punto, il fluido viene indirizzato verso l’impianto di riscaldamento.
In questa tipologia di caldaia viene impiegata una versione sintetica del minerale che offre un rendimento energetico elevato a fronte di basse emissioni di anidride carbonica. Attualmente i prezzi sono piuttosto consistenti e si aggirano sui 15.000 euro e quindi bisogna valutare come si comporterà il mercato con il passare degli anni.
Micro cogenerazione
Altra alternativa già presente nei grandi ambienti come gli ospedali è la micro cogenerazione o microCHP, che può trovare spazio anche negli ambienti domestici.
La cogenerazione indica il processo di produzione in contemporanea di calore ed energia meccanica, trasformata in energia elettrica.
- In ambito domestico, il calore dissipato dal motore a combustibile gassoso è sfruttato per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria.
- Dallo stesso motore si produce energia elettrica, da destinare alle utenze domestiche.
Le celle a combustione sono la forma più diffusa per la microgenerazione delle case. Le celle trasformano l’idrogeno prodotto per via elettrolitica in elettricità.
Troviamo poi le caldaie a biomassa che operano con sostanze che derivano da materiali organici o di origine animale e vegetale, tra cui il pellet.
Contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale dei sistemi di riscaldamento perché l’energia proviene da sostanze rinnovabili e dal processo di riciclo dei rifiuti. D’altra parte sono voluminose e dunque richiedono uno spazio sufficiente anche per lo stoccaggio della materia prima.
Come riscaldare casa spendendo meno?
A impattare molto sia sui consumi sia sui costi di un sistema di riscaldamento è senza dubbio la sua gestione. Per quanto infatti possa essere innovativo e all’avanguardia, si corre sempre il rischio di spendere più di quanto si sia preventivato.
Vanno inoltre considerati alcuni fattori come la dimensione degli spazi di scaldare piuttosto che la zona geografica, che può essere più o meno mite durante tutto l’anno.
Ecco allora che entrano in campo gli strumenti a disposizione degli utenti per una gestione oculata. Sono i dispositivi che compongono un sistema di riscaldamento intelligente come radiatori elettrici smart e le valvole e i termostati smart.
- Consentono di programmare con facilità l’accensione e lo spegnimento dell’impianto, a seconda delle abitudini di chi abita la casa.
- Permettono di intervenire immediatamente con un semplice click attraverso l’app dello smartphone, specie in caso di imprevisti come un rientro anticipato o in ritardo dal lavoro, da scuola o dalle vacanze.
- La funzionalità è resa ancora più personalizzata dalla geolocalizzazione con cui il programma smart rileva la posizione degli utenti: l’impianto si attiva più sono vicini e si spegne al loro allontanamento.
- I sensori di cui sono dotate le termovalvole smart rilevano l’eventuale presenza di una finestra aperta e in questo modo il riscaldamento è temporaneamente sospeso nella stanza interessata.
- La funzione Multizona è un altro valore aggiunto per impostare temperature diverse per ogni spazio, a seconda del loro utilizzo, sia da remoto che mentre si è a casa.
Il futuro è già a portata di mano nel 2024.