Deumidificatore o condizionatore? Cosa scegliere
  • Climatizzazione

Sono i dispositivi più desiderati quando avanza il caldo torrido dell’estate, ma possono rivelarsi uno strumento molto utile anche nella stagione invernale. Analizziamo le funzionalità dei condizionatori e dei deumidificatori per scoprire come ottenere un benessere termico e migliorare la qualità dell’aria in casa.

 

Cosa cambia se si mette il condizionatore in modalità deumidificatore?

 

Per valutare quale sia la scelta migliore tra condizionatore e deumidificatore, occorre prima di tutto una precisazione.

  • Il  tradizionale condizionatore è il dispositivo che, attraverso l’aria condizionata generata, si limita a ridurre la temperatura all’interno dell’ambiente in cui è installato. 
  • La sua funzione principale è quindi quella di rinfrescare l’aria, ma non permette di settare una specifica temperatura. 
  • Il raffrescamento avviene attraverso la regolazione delle sue ventole.
  • Gli impianti di climatizzazione moderni, invece, integrano sia la modalità di condizionatore che la funzione deumidificatore. 

È una distinzione importante perché spesso nel linguaggio comune si tendono a confondere climatizzatori e condizionatori, ma come abbiamo appena visto non indicano necessariamente lo stesso dispositivo.

A questo punto è possibile vedere cosa accade quando viene attivata la modalità deumidificatore

  • La deumidificazione rimuove l’umidità presente nell’aria.
  • La rimozione dell’umidità contribuisce a migliorare la qualità dell’aria della stanza.
  • Il vantaggio di un impianto dotato sia della funzione di climatizzazione che di deumidificazione è così duplice.
  • L’ambiente è allo stesso tempo fresco e privo dell’umidità in eccesso.

 

Per impostare il condizionatore come deumidificatore basta premere il tasto con il simbolo di una goccia d’acqua sul telecomando in dotazione. 

 

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Quando conviene usare il deumidificatore?

 

Abbassare il tasso di umidità è una esigenza particolarmente sentita durante l’estate, in particolare nelle zone geografiche afose e nei centri abitati. A deumidificatore attivo, è importante accertarsi che le finestre siano ben chiuse per impedire all’umidità esterna di entrare negli ambienti interni, vanificando così il benessere raggiunto.

L’estate però non è la sola stagione in cui azionare il deumidificatore. È utile anche in inverno quando il livello di umidità potrebbe rischiare di essere troppo alto in presenza di determinati fattori come:

  • il vapore acqueo che dà origine alla condensa in spazi come il bagno e la cucina e non è possibile aprire le finestre per il ricircolo dell’aria a causa delle condizione meteorologiche;
  • uno scarso isolamento termico legato a problemi strutturali che determinano i ponti termici che agevolano la dispersione termica;
  • la posizione di alcune stanze rivolte magari verso nord o poco esposte alla luce.

Un'incidenza alta dell’umidità può portare alla formazione di muffe, agenti patogeni e altri microrganismi che sono dannosi per la nostra salute. L’intervento del deumidificatore si accompagna, come accennato in precedenza, ad altre abitudini quotidiane quali il ricambio d’aria per eliminare l’eccessivo vapore acqueo. 

 

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A quanti gradi mettere il deumidificatore?

 

Nell’attivare la funzione deumidificatore è buona cosa tenere a mente che la temperatura settata del dispositivo non deve essere né troppo alta né troppo bassa. Ricordiamo infatti che il deumidificatore contribuisce alla ventilazione della stanza e questa influisce sui gradi registrati nello spazio circostante. 

La temperatura ideale è attorno ai 20° C, in linea con quella che è già in grado di assicurare un piacevole comfort che è compresa tra i 19°/20° C. In questo modo si abbassa il livello di umidità e la stanza non si surriscalda

  • In una stanza troppo calda, l’aria tende a seccarsi con conseguenti problemi al sistema respiratorio umano e l’insorgere di irritazioni. 
  • In una stanza troppo fredda, la muffa ha maggiore probabilità di formarsi e diffondersi. 

La salubrità di casa può essere costantemente monitorata grazie ai dispositivi domotici come il termostato smart

  • Oltre a facilitare le operazioni di riscaldamento, i termostati intelligenti sono studiati per misurare la qualità dell’aria e avvisare gli utenti in caso di anomalie. 
  • Le informazioni vengono condivise con le notifiche via cellulare per un controllo costante anche da remoto.  
  • Il livello ottimale di umidità deve essere compreso nel range tra il 45% e il 55%

 

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Cosa è meglio fra deumidificatore o condizionatore?

 

Riprendendo la domanda iniziale, si può concludere che il deumidificatore è la soluzione più adeguata per un beneficio totale. 

Vale dunque la pena, per chi non lo avesse già, di pensare all’installazione di climatizzatori di qualità che prevedono la funzionalità di aria condizionata con umidificatore integrato.

La loro tecnologia avanzata, inoltre abbatte i consumi energetici per un cospicuo risparmio in bolletta, sia in estate che in inverno.

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